LA META DI QUALUNQUE VIAGGIO E' IL VIAGGIO STESSO
VIAGGIO IN MOTO 2018 - SICILIA
Percorsi 1.741 Km. con Honda NT700V
Ciao
a tutti,
so
benissimo che questo Blog ha un'impostazione diversa da quella di un Blog di viaggi, ma non potevo esimermi dal redigere il mio
annuale report di viaggio, con il semplice obiettivo di condividere una bellissima esperienza!
.
Io
e Terry siamo partiti, di buon mattino, il 23 luglio, di lunedì.
Come
al solito, abbiamo prima caricato la macchina per raggiungere il garage dove la
Mula grigia, o Giulia II, o “Chiappe sode”, vedete voi, aspettava di essere
svegliata.
Baldanzoso,
lascio Terry ad aspettarmi in macchina e scendo in garage per prendere la
moto……………. ma come, in braccio? All’alba delle 7 del mattino, la Dea non si
mette in moto; fa un verso come di cicala beccata sull’albero; si, anziché
mettersi in moto, …. frinisce!!!!
Disperato
chiamo il custode che profetizza “la batteria se ne è andata!”.
Ma
come, sono io che me ne devo andare in vacanza, non la cacchio della batteria,
che del resto non mi aveva dato noie precedenti usando io quasi quotidianamente
la moto.
Costernato,
e già sudato per la rabbia, oltretutto pensando al problema di doverlo dire a
Terry che, con nonchalanche, mi avrebbe tirato dietro una delle ottomila scarpe
che aveva già in valigia, chiedo al custode di collegare il “buster” alla
batteria per darle un imput più forte.
La
moto, finalmente, “parte” permettendomi di raggiungere Terry già sospettosa.
Metto
la moto sul cavalletto centrale per caricarla e Terry mi fa ”Ma spegnila
adesso, che fa puzza”, e io “no, facciamola scaldare un po’…………” Esclamazione:
“Mah, già a consumare benzina!”. Godo per aver superato il primo scoglio!
Carichiamo
la moto e ci accorgiamo che avevamo portato, in macchina, il quantitativo per
caricare le moto di un intero club di bikers per cui lasciamo a Molfetta circa
i 4/5 del nostro bagaglio ma, già così, siamo pesanti, anche perché io e Terry
non siamo proprio dei fuscelli!!!
Nonostante
l’estrema riduzione del bagaglio, il bauletto non ne voleva sapere di chiudersi;
preso dall’ira, incomincio a picchiarlo, tirandogli pugni e tozze per chiuderlo
ma Terry mi fa “Ma calmati, fai provare a me” e preso il coperchio del bauletto
con indice e medio e col pollice la parte bassa, fa una leggera pressione, con
le sue piccole e affusolate dita e …… il bauletto fa clack e si chiude!!! Mi
viene il sospetto che mia moglie lavori in incognito per la Givi o che riesca a
fare di tutto pur di meravigliarmi!!!!!
Ore
8,00, si parte!
Ci
dirigiamo verso Taranto, dovendo scendere fino a Capo Rizzuto dove avevo
prenotato il primo B&B.
La
Mula si comporta benissimo sin dall’inizio del viaggio; adesso garrisce,
contenta di essere stata svegliata dal torpore iniziale. Terry, come da
copione, dopo i primi 200 metri, emette il suo sospiro a pieni polmoni, segno
di gioia per la vacanza che, finalmente, inizia e per aver lasciato quasi tutto
tranne le 8000 scarpe!
Gli
interphon vanno alla grande e progettiamo quello che faremo una volta raggiunta
la prima tappa.
A
Taranto prendiamo la E90 (credo) e, dopo un paio di soste cesso/caffè, siamo a
Capo Rizzuto, località che io avevo decantato come posto turistico con annessa
movida estiva da sballo, infatti………….. ci accolgono due cani che rincorrono la
moto, un vento fortissimo e bollente che sembra soffiato direttamente
dall’inferno e che, proprio mentre costeggiamo un campo irrigato, sposta
violentemente una manichetta d’acqua che ci inonda a schiaffo; Terry ha la
visiera del casco abbassata ma io…… no!!!
Sussulto
sorpreso ma controllo la moto e vado oltre….. e anche i cani diminuiscono, ora
ce n’è solo uno che manco ci guarda.
Il
vento che ho trovato qui è stato il più forte da me provato in moto; mi
colpiva, di traverso, a folate violente e continue costringendomi a procedere
quasi inclinato per bilanciarmi ma, la Deauville e io insieme siamo una roccia
sola!!!
“E’ questo il posto della movida???” dice Terry, e io “Aspetta almeno di arrivare al B&B!!!”
“E’ questo il posto della movida???” dice Terry, e io “Aspetta almeno di arrivare al B&B!!!”
Arriviamo
al B&B, è l’imbrunire, anche nel B&B. Scendiamo dalla moto, entriamo in
un portoncino ma non c’è nessuno. Arriva una Punto non proprio nuova e ne
scende una signora che ci fa “Vui siti i puglisi? Arrivo subbbito ca vi faccio
videre la stanza”.
Niente
di che ma decente….fino a quando non scopriamo che manca il bidet. L’urlo di
Munch in confronto a quello di Terry è un flebile sussurro, stavolta rischio
grosso!
Siamo
vicinissimi al mare ma ormai è quasi buio, così decidiamo di fare due passi per
il paese a cercare la movida……. troviamo un bar con 4 tavolini, uno solo era
occupato da 3 scuri uomini del luogo, per cui ci sediamo a guardare uno stuolo
di scugnizzi dai capelli ad “aiuola” (taglio rasato per 2/3 del cranio, fatta
salva un’aiuola di capelli, piuttosto alta, appollaiata in cima al suddetto
cranio) che giocano a calcio… tra i nostri tavolini; Terry mi guarda e nel suo
sguardo colgo una vena di …. Ma vaff…!!!
Chiediamo
alla cameriera 2 caffè e ci risponde “Ok, adesso li vado a prendere dal
tabacchino”…. Come dal tabacchino?
Praticamente al bar vendono solo gelati mentre, dietro l’angolo c’è un
bar/tabacchi/salumeria/macelleria/mattatoio!!!
Passeggiamo
sul lungomare che ci offre un bellissimo panorama e troviamo un locale decente
dove gustiamo un’abbondante “apericena”; mi strozzo con un pezzo di peperoncino
calabro che m’incendia la trachea, il mio colore credo sia tra il paonazzo e il
cianotico ma …mi salvo e battezzo l’accaduto come “La maledizione di Terry che
voleva la movida”!!!
Il
mattino seguente riprendiamo la strada per dirigerci verso Villa S. Giovanni;
il percorso sulla Salerno-Reggio Calabria, e poi sulla SS18, è tranquillo. La
moto risponde in maniera egregia e io mi accorgo, sempre di più, che la moto mi
mancava e che l’esperienza di due anni con lo scooter (bellissimo ed
eccezionale scooter, lo Spidermax) mi ha aiutato a capirlo.
Il
piacere di cambiare, di scalare le marce, di sentire il motore che cambia
musica è impareggiabile.
Questa
moto, poi, che si carica come una mula, che va come un treno, che garrisce come
una rondine è perfetta per chi, come me, piega poco, smanetta poco, ma guarda
molto e i paesaggi che sto ammirando, stando in groppa alla Mula, sono
bellissimi; il vento addosso, e gli odori che questo porta, completano la mia
gioia e quella di Terry che, finalmente, sospira di nuovo a pieni polmoni nell’interphon,
mettendo in serio pericolo i miei timpani!
Arriviamo,
senza intoppi e con poco traffico, a Villa S. Giovanni dove troviamo una fila
lunghissima di auto e camion che devono imbarcarsi per Messina, di moto solo la
nostra…in tutto il suo splendore.
Sul
traghetto, lasciamo la moto e saliamo sul ponte per goderci lo spettacolo della
Calabria che si allontana e della Sicilia che ci viene incontro; appoggiato
alla balaustra, sento riaffiorare ricordi di 40 anni fa, quando, non ancora
ventenne, arrivai in Sicilia in autostop. La nostalgia mi assale, assumendo le
forme di cose e persone che non sono più con me; mi immergo con gli occhi nel
panorama stupendo, per venire fuori dall’impasse, cogliendo, con gli occhi di
adesso, sfumature che con i giovani occhi di allora non potevo cogliere!
Terry,
dal centro del ponte, mi fa dei gesti con le mani che io traduco con “Se non
troviamo posti pieni di gente e negozi, al ritorno, ti butto a mare!”, faccio
finta d’aver capito altro e le sorrido come un ebete!
A
Messina ci fermiamo solo per un caffè e per chiedere informazioni sulla strada
(si, perché noi viaggiamo senza navigatore e con la
cartina geografica che apriamo quando ci fermiamo, in perfetto stile anni '80).
Prendiamo
l’autostrada per Catania e proseguiamo per Giardini Naxos, dove arriviamo nel
primo pomeriggio.
Il
B&B è ubicato su una statale che costeggia la ferrovia, non ha parcheggio
privato ma, sull’altro versante della statale ci sono i parcheggi comunali, il
problema è attraversare la statale trafficatissima.
Guardo
Terry per consultarmi con lei ma …… lei si volta dall’altra parte!!!!
Scarichiamo
la moto su uno spazio microscopico antistante l’Hotel, venti centimetri dalla
linea di demarcazione della carreggiata tanto da sentire lo spostamento d’aria
del traffico che sfreccia e credo sia un tir a strapparmi al volo la sigaretta
di bocca mentre ripongo l’accendino!!!
L’interno
del B&B è comunque bello e la stanza accogliente.
Terry
si addolcisce quando scopriamo che la scala sotto il B&B porta direttamente
sul lungomare e lì il paesaggio cambia, tutto diventa stupendo e, finalmente,
la movida, quella vera, ci si presenta in tutto il suo divertente caos.
A
Giardini ci fermiamo due giorni, per avere il tempo di visitare Taormina, cosa
che facciamo sia di sera che di giorno per goderci paesaggi che presentano
fascini diversi nelle diverse ore del giorno.
Lo
spettacolo che ci si presenta dall’alto di Taormina è meraviglioso, di notte
trapuntato dalle luci delle barche che sembrano stelle cadute, e di giorno
inondato dal sole con l’Etna che troneggia, velato di nubi.
Ci
affacciamo su un mare di un blu intenso e terso che lambisce la montagna
verdissima, punteggiata dal giallo e dall’arancione di limoni e arance.
L’aria
che respiriamo è fresca e profumata ma…….scopriamo che si paga anche questa; 11
euro per un cannolo, un mignon e due caffè. Terry s’incanta a guardare lo
scontrino come se stesse ancora affacciata a guardare il panorama!
A
cena, dopo che il cameriere ci porta il conto, abbiamo la faccia delle patate
pelate ma per fortuna l’abbronzatura copre il nostro intervenuto pallore!!!
Ripartiamo
alla volta di Comiso, in provincia di Ragusa dove incontro una coppia di amici
conosciuti in una vita precedente e che non vedo da 24 anni.
L’incontro
è commovente e carico di ricordi importanti e lontani, ricordi di un’amicizia
vera e profonda, interrotta dalle esigenze della vita.
Pranziamo
con loro, parliamo della nostra vita precedente, poi ci abbracciamo e ci
ripromettiamo di vederci ancora, possibilmente non fra altri 24 anni; chissà!
Attraversiamo
strade e paesaggi bellissimi, diretti a Marina di Palma, in provincia di
Agrigento.
Arriviamo
di sera e prima di vedere il mare ne sentiamo il profumo.
Il
B&B di Marina di Palma è gradevole e confortevole ma serve la moto per
scendere al mare perché è posto sopra un’altura da cui, però, il panorama è
mozzafiato.
A
Marina di Palma rimaniamo due giorni, per avere la possibilità di visitare la
Valle dei Templi e la casa natale di Luigi Pirandello.
La
Valle dei Templi mi emoziona ma sapevo che sarebbe accaduto per via del mio
lavoro visto che ho sempre spiegato ciò che non avevo mai conosciuto; adesso,
finalmente, tocco con mano l’oggetto delle mie lezioni.
Terry,
che spiega da anni Pirandello ai suoi alunni, si è emozionata quando ha messo
piede nella casa natale del grande scrittore, credo si sia commossa.
Tornati
a Marina di Palma, abbiamo cenato in un ristorantino all’aperto, proprio sul
mare e, da qui, abbiamo assistito a tutte le fasi dell’eclissi di luna; uno
spettacolo nello spettacolo in cui siamo immersi.
Viaggio
di ritorno fatto tutto d’un fiato, salendo verso Caltanisetta ed Enna, per poi
tagliare verso Catania/Messina, percorrendo una super strada, la
Palermo/Catania, comodissima e poco trafficata, che attraversa paesaggi diversi
da quelli visti finora, un paesaggio sempre montuoso, ma più brullo rispetto a
quello della costa, che ha un fascino più severo e misterioso.
A
Messina, per dirigerci al traghetto, percorriamo un viale alberato e, con
meraviglia e stupore, Terry mi fa notare che gli alberi del viale sono aranci,
con bellissime arance mature che spuntano tra le foglie lucide e verdissime.
Salutiamo
la Sicilia (ma ci torneremo) e riapprodiamo in Calabria, e da Villa S. Giovanni
ci dirigiamo a Falerna Marina, vicina a Lamezia Terme, percorrendo la
Salerno/Reggio Calabria.
Qui
il B&B è azzeccatissimo visto che il lido dello stesso Hotel è al di là
della strada.
Terry,
stavolta, è veramente contenta e mi propone di restare due notti, prima del
rientro; concordo e decidiamo di dedicare l’intero giorno successivo al mare.
Il
giorno successivo…..la bufera imperversa su Falerna Marina; vento e freddo
perdurano per l’intero giorno, costringendoci a stare in albergo!
In
un momento di vento basso, prendiamo la moto e raggiungiamo il paesino vicino,
sempre sul mare, dove c’è pure il mercato settimanale e Terry ha gli occhi
lucidi di felicità!
Il
mercato, però, essendo questo un paesino di poche anime, consta di 4 bancarelle
in croce ma Terry riesce comunque a comprarsi un paio di pantaloni, sfoggiando
la sua natura di brava mercanteggiatrice meridionale. Chiede al signore
(marocchino che vende roba cinese in Calabria) quanto costi il pantalone e alla
risposta di “5 euro” lei ribadisce sdegnata “5 euroooo, da noi in Puglia 2 euro,
e già sono assai!!!
Non
funziona e paga i 5 euro, mentre io mi scompiscio dalle risate.
Pranziamo
sul mare, a base di ottima frittura di pesce, di ottimo scontrino incantatore
come tutti gli altri e torniamo in albergo.
La
vacanza è finita, ci sdraiamo a bordo piscina e progettiamo il ritorno.
Il
30 mattina, facciamo colazione (solo perché inclusa nel prezzo), carichiamo la
nostra Mula garrente, salutiamo tutti e prendiamo la strada del ritorno.
Questi
ultimi 330 km. ce li facciamo velocemente, con pochissime soste, giusto per
dare ristoro alla mia mano destra, affetta dal solito tunnel carpale, e per un
paio di caffè.
Arriviamo
a Molfetta verso le 16,00, trasferiamo i bagagli dalla Dea alla macchina e
porto la moto in garage dove il solito custode mi chiede “Bhe, come è andata la
batteria?” e io gli rispondo ”la batteria? Che cos’è la batteria??!”
Prendo
il kilometraggio dalla moto e la saluto con tenerezza, credo sia stanca anche
lei!
Terry
ed io, rientrati in casa, ci guardiamo e ridiamo, stanchi ma contenti come
bambini dopo questa bellissima avventura.
Dati
tecnici: Percorsi 1.741 Km.; Spesi 130 euro di benzina, pari a 81,25 litri che,
ad una media di 1,60 euro a litro fa 21, 42 Km a litro.
Viaggio
effettuato ad una media di 110 kmh. con picchi di 40/50 kmh nei posti
trafficati e di 130/140 kmh durante sorpassi di camion e di file di veicoli.
Grande
Deauville, non avrei potuto scegliere meglio!!!
Un blog, mille parole e tante risate. Non credo di aver mai riso tanto dopo aver letto un blog di viaggio. Felice che vi siate divertiti!
RispondiEliminaGrazie per il tuo "antico" commento, perdonami il "leggero" e imperdonabile ritardo nel risponderti. La mula garrente è ancora con me e ancora ci porta ovunque. :)
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