Il Cavaliere di cristallo - brano

Pensò ai suoi genitori che invecchiavano e a cui sempre meno poteva chiedere aiuto perché loro ne chiedevano sempre di più a lui e a suo fratello, in un lento, naturale ma tristissimo processo di inversione di ruoli che non riusciva ad accettare e che lo angosciava ogni volta che li guardava cercando nei loro sguardi la sicurezza e il senso di protezione che gli infondevano fino a poco tempo prima, trovandovi solo lo sguardo di due vecchietti ammalati e bisognosi di riavere indietro l’amore che gli avevano dato, quasi glielo avessero solo prestato per tutti quegli anni.

Pensò a suo fratello, a cui cercava di appoggiarsi come un fratello minore doveva fare con un fratello maggiore di ben sette anni e mezzo e pensò a quante volte suo fratello aveva dimenticato se stesso per aiutarlo ma anche a quante volte aveva dimenticato lui, preso com'era
dall'inseguire le sue chimere, dallo scoprire le sue verità, o intento a nascondere le sue paure, attraverso i suoi dipinti e il pensiero di quel suo strano fratello lo fece sorridere.



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